C | Castello di Collepino

La sua fresca acqua disseta da centinaia d’anni viandanti e pellegrini.
È il primo elemento di pregio che si incontra varcando la soglia del castello, addossato a un piccolo edificio che in passato costituiva la prima chiesa di Collepino e che successivamente ha ospitato l’abate dell’eremo di S. Silvestro.

Lo stemma della casata dei conti Baglioni di Perugia, dominatori di Spello e del suo contado dal 1424 al 1585, raffigura un grifone rampante con corona, ed è stato scolpito nel 1515 su pietra rosa del Subasio e collocato su una delle due torri a difesa dell’ingresso al castello. Nell’altra torre è collocato il Monumento ai Caduti delle guerre mondiali.

Alimentato insieme alla fontana sovrastante dall’acquedotto proveniente da S. Silvestro, era il fulcro della vita sociale, dove le donne si incontravano per lavare i panni e scambiarsi informazioni. Il lavatoio, con le sue 3 vasche, è stato utilizzato fino a qualche decennio fa.

Nella parte più alta del castello svetta una torre solitaria che probabilmente faceva parte di una piccola rocca, ultimo baluardo a difesa degli abitanti, poi demolita. Qui si trova un’area giochi per i bambini e un ottimo punto panoramico.